La Bottega di Aronte

Un piccolo punto di riferimento culturale nel territorio che comprende la Garfagnana, le Alpi Apuane, la Versilia, Massa, Carrara, La Spezia, la Lunigiana.

La libreria “La Bottega di Aronte” nasce nel 2002 nel centro storico di Carrara. Nel 2010, in accordo e con il sostegno di molti editori locali, abbiamo deciso di portare la specializzazione e il radicamento nel territorio, che ci distingue dalle grandi librerie di catena, anche sul web, per venire incontro al crescente ricorso degli utenti a internet per i propri acquisti.

Alcune delle case editrici presenti con una selezione dei loro titoli sono:

  • Acrobat Media Edizioni, Carrara
  • Alberto Ricciardi Editore, Massa
  • Aldus Casa di Edizioni, Carrara
  • Bandecchi&Vivaldi, Pontedera
  • Circolo Il Grande Vetro, Pisa
  • Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi
  • Eclettica Edizioni, Massa
  • Edizioni Giacchè, La Spezia
  • Edizioni Multigraphic, Firenze
  • Edizioni Tassinari, Firenze
  • Felici Editore, Pisa
  • Le Lettere, Firenze
  • Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca
  • Mauro Baroni Editore, Viareggio
  • Pacini Editore, Pisa
  • Pezzini Editore, Viareggio
  • Promorama, Milano
  • SAGEP, Genova
  • Società Editrice Apuana, Carrara
Il lavoro di inserimento di nuovi titoli prosegue quotidianamente. Se avete da segnalare un testo che ancora non compare sul sito, se state cercando un volume, se volete inserire vostre pubblicazioni, inviateci una mail, sarete presto contattati.

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Perchè è conveniente fare acquisti in una piccola libreria indipendente, in una attività economica indipendente?

Quando acquistate in una piccola libreria indipendente, o in qualsiasi altra piccola realtà del vostro paese, l’intera comunità ne trae beneficio sotto molteplici aspetti.

Economicamente

  • Siamo un contribuente regolare dello stato italiano: parte del denaro speso localmente rientra in circolo nella comunità, grazie alle imposte locali e alle addizionali. Noi inoltre non abbiamo la sede in Lussemburgo o in altri paradisi fiscali, in quei casi il denaro ricavato viene preso a voi (cittadino italiano) e custodito oltreconfine; (vedi cosa dice Milena Gabanelli). Oltretutto, voi dovrete pagare più imposte per ovviare al mancato introito del vostro stato, che deve comunque far fronte alla parte elusa. Pensate di guadagnarci con gli sconti, poi vi aumentano la tassazione. Figo! (senza parlare del trattamento riservato ai lavoratori, in certe aziende (vedi il volume En Amazonie, Jean Baptiste Malet, Kogoi edizioni, o l’ormai famoso documentario della BBC realizzato all’interno di uno dei giganteschi magazzini, THE TRUTH BEHIND THE CLICK)
  • Le piccole realtà agiscono in un’ottica più lungimirante di quella dei grandi gruppi, costretti a fornire elevati utili immediati ai propri azionisti, a qualunque costo, senza troppi problemi etici (con risultati sotto gli occhi di tutti, di questi tempi….A meno che non amiate il paradosso rappresentato dal Too big to fail)

L’ambiente

  • Comprare locale significa meno packaging, meno trasporti, meno traffico e inquinamento
  • Fare acquisti in un centro storico anziché in un centro commerciale vuol dire meno infrastrutture da costruire in aperta campagna, meno costi per il loro mantenimento, più denaro a disposizione per la vostra comunità

La comunità

  • Il negoziante di una piccola realtà è vostro amico e vicino, sa consigliarvi e darvi attenzione come persona, prima che come cliente. Molte volte conosce voi e i vostri figli da tanti anni, e viceversa!
  • Le piccole realtà del vostro paese contribuiscono a sostenere le attività di scuole e organismi di carità, versando in beneficenza molto più delle catene, in proporzione.
  • I centri storici esistono da secoli, le piazze sono sempre state il fulcro della comunità, il luogo per incontrare persone e dare vita a nuove idee. Se i centri storici si svuotano, il degrado, sociale e culturale, avanza.
  • Più piccole librerie, più editori indipendenti . Equazione semplice per contribuire a creare una offerta culturale variegata, valore sostenuto anche dalla Comunità Europea
  • Più piccole realtà significa più scelta, più diversità culturale, la possibilità di dare vita in ogni paese ad una comunità come nessun’altra, non standardizzata e omologata.
Condividiamo queste riflessioni dal sito di Libreria Atlandide.