L'idea di questo testo che per ora è un libro, ma che ha l'ambizione di divenire un film, e/o forse più in là uno spettacolo teatrale (chissà?) nasce dalla lettura di un racconto, per noi bellissimo, di Lorenzo Viani: "Péggi - La vita è un correre alla morte" (in "Vàgeri" nell'edizione: Storie di Vàgeri, Vallecchi, Firenze, 1988, vol. !, pp. 157-161),  indove il protagonista è un ubriacone esperto improbabile e impresumibile in lettura di epigrammi contenuti in targhe commemorative, tra le quali una per lui insuperabile, cioè insormontabile (il termine è oggettivamente più giusto perchè le targhe a pensarci bene sono di solito attaccate ai muri e quindi di fatto non sono sormontabili!), dedicata al grande poeta Percy Bysshe Shelley...