Beniamino Gemignani

Il lavoro e i suoi martiri

nelle cave apuane e di Garfagnana


Società Editrice Apuana, 2017
Formato: 17x24
Pagine: 144 - Lingua: Italiano

Nuovo

“(...) È un quadro storico che illustra anche lo sviluppo delle forme di proprietà ed organizzazione del lavoro, le vicende del Paese, le svolte politiche, lo sviluppo tecnologico, l’accrescimento della capacità estrattiva che l’Autore de nisce a ragione furore produttivo.

In questa vasta ricostruzione quello che più colpisce è il ricorrente appello, dopo ogni tragedia, af nché sia davvero l’ultima. Quasi un rituale di impotenza. È ora di spezzare questo circolo di apparente fatalità. Voglio ribadire quanto ho affermato anche di recente: di lavoro non si deve morire. Il diritto costituzionale al lavoro in sicurezza dev’essere tutelato e garantito nei fatti. Non possiamo aspettare altri morti, altri invisibili che si svelano solo nel momento della tragedia. Dobbiamo fare in modo che la sicurezza nelle cave prevalga sugli interessi sfrenati del pro tto. Non basta più la solidarietà alle famiglie. Tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori nelle cave è un valore non negoziabile intorno a cui tutto il ciclo produttivo del marmo dev’essere organizzato. L’attività di escavazione deve continuare ma in sicurezza, a garanzia dell’occupazione, della tutela del paesaggio e dell’ambiente, dell’assetto idraulico e, soprattutto, della tutela della vita dei lavoratori (...)”

dalla Prefazione di Enrico Rossi

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