Il volume traccia, in forma di brevi ritratti, il profilo di un centinaio di Sarzanesi (per nascita, per adozione, per scelta o anche solo per scommessa) che - dall’Alto Medioevo ad oggi - si sono distinti o si distinguono nei campi più diversi: dalla letteratura alla diplomazia, dalle arti alle scienze, dalle responsabilità ecclesiastiche alla militanza istituzionale civile e perfino nella cronaca nera.
Un repertorio vivace, frutto di acuta curiosità e di autentica passione civile, che restituisce la fisionomia multiforme di una città sorprendente, capace di generare ingegni, talenti e spiriti liberi riconosciuti come tali ben oltre i confini delle mura di Sarzana.
Un viaggio lungo i secoli e i continenti, fra i più vari destini personali, alla ricerca - se esiste - di un unitario spirito della città di Sarzana, di un filo sottile e tenace che leghi in qualche modo le sorti di un centinaio di persone, partendo da un Papa lunense del terzo secolo  ed arrivando ad un manipolo di giovani donne e di giovani uomini che mietono oggi successi in giro per lo Stivale e talora anche oltre.
Uno spirito della città, un genius loci, che continua a soffiare attraverso i vicoli di Sarzana alimentandone le storie, modellandone l’identità e illustrandone i destini.

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Paolo Bufano è un nonno felice di sessantasei anni e vive a Sarzana dal 1966. Fa l’avvocato ma ha attraversato la vita della città a cavallo fra i due millenni nei ruoli più vari: chierichetto della Cattedrale ma anche amministratore di una compagnia teatrale studentesca; istruttore di minibasket e basso profondo nel coro parrocchiale; consigliere comunale per vent’anni di fila e consigliere dell’Ordine degli avvocati; ultimo segretario della Democrazia Cristiana e primo del Partito Popolare; revisore dei conti della locale Cassa Rurale e capo degli ultras del Sarzana Basket, Presidente dell’azienda del gas ma anche del Museo Diocesano...
E adesso gli è presa così. Il lettore sia clemente.